Da qualche anno l’ I.C.4 attua, (mediante opportuna formazione e costante coordinamento delle docenti ), il progetto di attività motoria per le tre  età. Esso si sviluppa in due incontri settimanali per i bambini di 3 e 4 anni e 3 incontri per i 5nni, per l’intera durata dell’anno scolastico.  L’educazione corporea è sicuramente uno degli  aspetti fondamentali di crescita e di conoscenza in particolar modo, per gli alunni  in difficoltà e diversamente abili. Un Progetto di psicomotricità permette il raggiungimento dell’obiettivo fondamentale per la crescita: conoscenza della percezione corporea e delle potenzialità dello stesso.

Il movimento conduce il bambino alla maturazione , lo aiuta ad esplorare la realtà, è vicolo naturale di conoscenze: lo  guida  a comprendere il proprio corpo,  caratteristiche, potenzialità; incoraggia l’autostima. Per questo motivo l’attività motoria nell’ Istituto viene fortemente sostenuta ed organizzata in continuità fra Infanzia, Primaria e Secondaria 1°. Al termine del 3° anno di scuola dell’Infanzia i  traguardi raggiunti costituiscono  pre-requisiti fondamentali negli apprendimenti alla scuola Primaria. Le insegnanti predispongono attività specifiche presentate sempre sotto forma di gioco. Giochi di : imitazione, esplorazione, gruppo, a coppia, a squadre e Percorsi, accogliendo anche le propose dei bambini stessi. Si insegna ad utilizzare correttamente gli Schemi Motori di Base:

-dinamici: camminare, spingere, correre, saltare, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, calciare, trasportare, sollevare, arrampicarsi, tirare

-posturali: flettere, estendere, addurre, ruotare.

Insieme si divertono imparando  a :

-controllare l’emotività (area affettiva)

-aumentare la capacità di iniziativa e di risoluzione di problemi (area cognitiva)

-rinforzare comportamenti relazionali adeguati (area sociale).

Tutti i giochi e le attività suggerite hanno inoltre  lo scopo di aiutarli a migliorare l’ equilibrio statico e dinamico , la lateralizzazione, a muoversi adeguatamente, prevedendo pericoli (mettendo in atto condotte di auto-contenimento) ,  controllando la forza e quindi a riconoscere i propri limiti. E’ un progetto che sta producendo tangibile successo educativo.

 

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